AFFIDAMENTO ED ASSEGNO PER IL MANTENIMENTO DEI FIGLI NATURALI (NATI FUORI DAL MATRIMONIO) DOPO LA “SEPARAZIONE” DI COPPIE DI FATTO 

Nel panorama legale contemporaneo, l’affidamento e il mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio rappresentano una realtà sempre più diffusa. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni in cui coppie genitoriali, pur non avendo legami coniugali, si trovano a gestire la complessità di una crisi sentimentale, con il coinvolgimento diretto dei figli.

Con l’avvento della legge 219/2012, ogni distinzione tra figli naturali e figli legittimi è stata definitivamente cancellata. Questo significa che ad entrambi sono riconosciuti gli stessi diritti, in linea con il principio che ogni figlio merita pari considerazione, indipendentemente dalle circostanze della sua nascita.

Nel contesto di una crisi coniugale apparentemente irrisolvibile, il nostro studio legale può proporre l’uso dell’istituto della mediazione familiare. Questo processo, guidato da un terapeuta specializzato nella gestione dei conflitti e da legali esperti in diritto di famiglia, mira a riportare armonia e chiarezza nella famiglia, ponendo al centro il benessere dei minori.

È importante sottolineare che la mediazione familiare non è obbligatoria, ma può essere un passo significativo verso la risoluzione dei conflitti. Tuttavia, se la crisi tra i genitori sembra insormontabile fin dall’inizio, è consigliabile procedere direttamente con un ricorso giudiziale.

Nel caso in cui la via giudiziaria sia necessaria, ci avviamo attraverso quello che la Legge 219/2012 definisce il “rito partecipativo”. Questo processo, ora sotto la competenza del Tribunale Ordinario – Sezione Famiglia, coinvolge attivamente i genitori nella formulazione delle decisioni che riguardano i loro figli.

Il procedimento inizia con il deposito di un ricorso, seguito da una fase di confronto in cui entrambe le parti hanno la possibilità di esprimere le proprie posizioni e di raggiungere un accordo con l’assistenza dei rispettivi legali.

Se la fase conciliativa non porta a una risoluzione amichevole, il Tribunale si assume il compito di definire la situazione attraverso un processo giudiziario. Tuttavia, se i genitori concordano pienamente sin dall’inizio sui termini di affidamento e mantenimento, possono presentare un ricorso congiunto, evitando ulteriori complicazioni.

Indipendentemente dal percorso seguito, l’obiettivo finale è sempre garantire il benessere dei minori coinvolti. Le decisioni prese includono la definizione dell’affidamento, la residenza del minore, i diritti di visita e l’assegno di mantenimento.

Ogni caso è unico e viene trattato con la massima attenzione, tenendo sempre presente l’interesse superiore dei bambini coinvolti. Lo Studio Legale Calvello si impegna a fornire assistenza legale competente e compassionevole in tutte le questioni legate alla famiglia e ai minori.